QGIS, controllo avanzato degli stili

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Data
2 Luglio 2016
Cartografia tecnica elaborata in QGIS

QGIS è un programma open-source dedicato al GIS che vedo crescere giorno dopo giorno. In 6 anni è migliorato in tantissimi aspetti. Certamente il controllo degli stili è stato uno di quelli che ha avuto lo sviluppo più importante. Inizialmente il livello di personalizzazione era piuttosto scarno: era consentita pressoché la modifica degli spessori, dei colori e  poco più. Poi, versione dopo versione, sono stati rilasciati degli aggiornamenti che hanno consentito progressivamente un controllo sempre più accurato.

Un occasione di approfondimento è stato un lavoro che ho fatto con U-Space su una cartografia in formato shape. Si trattava di una cartografia completa e dettagliata, ma in mancanza di un’adeguata caratterizzazione degli stili assolutamente “muta”. Prendendo come riferimento la simbologia per una scala 1:25.000 (tipica delle carte  I.G.M.) e grazie alle nuove potenzialità offerte da QGIS,  mi è stato possibile, con un po’ di pazienza, ricostruire una caratterizzazione completa rappresentativa di ogni strato informativo.

aq-transition

Come si può vedere dall’immagine successiva, il quantitativo di strati informativi trattato è piuttosto ampio. Basti vedere solamente la categorizzazione del reticolo stradale. Dovendo trattare una  superficie  di quasi 500 km² e circa 1gb di dati, questo lavoro è stato un banco di prova anche per la stabilità e le performance. Devo dire che sono stato positivamente sorpreso perché nonostante i prevedibili rallentamenti, mi è stato possibile completare il lavoro senza compromessi, riuscendo a produrre una carta tecnica completa ad altissima risoluzione.

aq-layer-tree

Come esempio particolare riporto questo stralcio, in cui è visibile la particolare caratterizzazione dei boschi e dei fossi.

aq-boschi

Per i poligoni dei boschi ho sfruttato il riempimento a pattern puntuale. I parametri disponibili sono numerosi e flessibili, pertanto è possibile personalizzare il simbolo base da moltiplicare per formare il pattern, inoltre c’è il controllo sulla posizione e sulla distanza relativa dei simboli. Nel caso del bosco è stato così possibile creare una trama con una distribuzione “naturale”.

aq-symbol-1

Per i fossi invece sono partito dalla sovrapposizione di due stili associati alla singola asta, per poi utilizzare il parametro “offset” per distanziarli e creare l’effetto doppia linea. Naturalmente, per esigenze particolari gli stili possono essere anche più di due, amplificando la complessità del simbolo.
Il tutto gestito in maniera razionale e semplice da comprendere.

aq-symbol-2

QGIS, appare ancora un come cantiere aperto in continua evoluzione. La gestione degli stili può essere ulteriormente migliorata (penso ad esempio ad alcuni limiti nella creazione delle legende). Ma ha raggiunto un livello di solidità e completezza degli strumenti veramente ottimo in grado di rispondere anche ad esigenze di rappresentazione cartografica molto complesse.

Un caso di studio sugli strumenti avanzati di QGIS per applicare gli stili agli strati informativi di una carta tecnica in scala 1:25.000.

In: Laboratorio

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