Ebbene sì, i Metallica, i cavalieri del metal e Lady Gaga, la regina del pop, pochi mesi fa si sono esibiti insieme in occasione dei Grammy Awards 2017. Hanno interpretato “Moth into the Flame“, pubblicata nell’ultimo album dei Metallica, circondati da una scenografia letteralmente infuocata. In verità l’esibizione è stata un vero disastro perché funestata da guai tecnici all’audio. Il microfono era scollegato e praticamente della voce di Heatfiled si è sentito ben poco. Cercando su YouTube è semplice trovare degli estratti dell’esibizione, di cui oltre al disagio del pubblico, rimane senz’altro la collera di James Heatfiled. I calci al microfono e il lancio finale della chitarra sono già nella storia del gruppo. Nel naufragio chi è rimasta illesa e la sola Gaga che ha fatto quello che doveva e voleva fare e quello sguardo fisso e invasato durante gli acuti salva l’intera esibizione anche con i suoni sballati.
Per fortuna è possibile vedere le prove generali con l’audio come avrebbe dovuto essere.
La confezione televisiva e commerciale è evidentissima: tutto è costruito, plastificato e messo sotto vuoto. Lady Gaga è studiata in ogni singolo movimento, dall’ingresso con salto, alle movenze sinuose, al fasullo stage diving. Di solito queste esibizioni sono tanto colorate quanto insapori, invece qui c’è qualcosa di magnetico. Sì, Lady Gaga supera spesso il ridicolo, con quegli ancheggiamenti e quell’abbigliamento in vero-finto stile metallaro anni 80. Però funziona. Sa cantare, su questo non ci sono dubbi e sa recitare benissimo. La scenografia esagerata, le fiamme, la ritmica martellante, esaltano il suo personaggio obliquo e perverso, riuscendo nell’impresa impossibile di ridurre un frontman carismatico come James Heatfield a semplice comprimario. Tutti i Metallica sono dei perfetti, professionali, impeccabili comprimari. La regina della scena è lei: Lady Gaga, maestra del grottesco e del ridicolo, più finta di una banconota da tre euro. Però che voce!